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Verso opposto

01.03.2015 04:57
 
Esiste, tra le tante categorie in cui la razza umana può essere suddivisa, una particolare specie di persone, di quelle capaci di sfruttare al momento giusto l'occasione giusta. Esse le definirei persone capaci di SPECULARE.
 
Curioso questo verbo, speculare. Leggo su internet più o meno lo stesso concetto: da SPECULA, luogo dal quale si osserva; ottenere profitti o vantaggi personali..sfruttando una situazione, un fatto a scapito d'altri; ricercare il vero, la verità.
 
Beh, in realtà non mi sembra che le definizioni diano una idea dello stesso concetto. Anzi, mi sembra proprio che negli anni il significato di questa parola si sia deteriorato, abbia perso di una certa neutralità, se non nobiltà.
 
 Così come tante altre parole. Come la parola PATRIOTTISMO, che non sembrerebbe per niente legata ad un termine ormai così disprezzato quale la parola SPECULARE.
 
Eppure a cercare bene un nesso, lo si potrebbe trovare perfino tra la cruna di un ago e un emisfero dell'universo.
 
A pensarci bene ci sono moltissimi modi di essere patriota, come ve ne sono altrettanti di essere speculatore. Per alcuni la Patria è una terra che ha i seni sinuosi di una donna ricca della bellezza di cui la natura la veste. Per alcuni la Patria è un baule di libri e fumetti che portano ovunque li guidi il destino. Per alcuni la Patria è dovunque si posi il suo piede. Per alcuni la Patria è terreno sicuro su cui SPECULARE. Per alcuni la Patria è un banchetto imbandito di idee che gli costano poco perchè è qualcun altro a pagare.
 
A pensarci bene ci sono moltissimi modi di essere speculatore, come ve ne sono altrettanti di essere patriota. Per alcuni SPECULARE ha significato osservare dall'alto, cercare un nesso comune in un quadro complesso, Per alcuni SPECULARE ha significato pensare, tentare nuove soluzioni di progresso, esistenziale, umano. Per alcuni SPECULARE è il modo più facile di vivere: senza scrupoli, senza idee. Senza idee proprie, senza verità. Idee d'altri, idee costruite, prese in prestito, manipolate. Idee vuote, chiacchiere assordanti senza un significato nè toccante nè tangibile. Urlatori di ciancie fastidiose, per nascondere i bisbigli delle vergogne più indegne di un uomo. Vermi discreti che mangiano il sano legno di una umanità nobile e piena di passione, e cagano il marciume che si accumula attorno alle loro luride flaccide membra senza fibra. Sicuramente non un modo di essere patrioti.

L'amore per me

04.12.2014 17:49

Non sei tutto quello che ho,

ma sei ciò che ho più di tutto.

 

Non sarò sempre sincero,

ma ogni bugia sarà leale.

 

Non sarà forse amore eterno,

ma senza tempo sarà ogni suo momento.

 

Non morirei per te,

ma vivrei per ogni istante.

 

Non ti dirò sempre ti amo,

ma ti amerò sempre.

Il sogno

04.12.2014 17:30

Vedevo quattro doone tutte messe in fila indiana:

la prima si diceva fosse solo una puttana.

Di quella che seguiva non sapeva alcuno niente.

La terza era famosa perchè pura e trasparente.

Dell'ultima quegli occhi avevan visto molte cose

e il senso mi diceva che non eran fiori e rose.

 

"Puoi sceglierne una sola!", disse l'uomo dietro a loro,

ma tutte nel mio cuore eran preziose come l'oro.

"Che fare?", chiesi allora, rivolgendomi a me stesso.

"Perchè questo dilemma si presenta proprio adesso?!"

 

Il vecchio che parlava scorse il dubbio sul mio volto:

sapevo che a quel punto non sarei più stato assolto,

se non cercando bene le parole per spiegare

che più d'una fanciulla non è poi peccato amare.

 

Così richiesi al pubblico la massima attenzione,

chè avevo un sol minuto per scampare alla prigione:

 

"Oh saggio presidente della corte, e voi giurati!...

che avete dell'amore già i concetti prefissati:

seppure latte e miele sono cibi prelibati,

a tale stretta dieta siamo forse condannati?

Domanda sì retorica non fu mai formulata

chè ho pronta la risposta pria che d'altri sia fiatata."

 

"Se l'anima è dell'uomo luogo oscuro e da esplorare,

chè vie più torte al mondo mai nessuno andrà a scovare

di quelle che percorrono pensieri e sentimenti,

allora sporgo innanzi i lucernari più lucenti,

e se uno solo riesce a dieci passi a rischiarare,

per quanto con passione lo si possa alimentare,

non potrei perdonarmi di lasciare alla condanna

il resto dei gioielli che in bisaccia già s'appanna."

 

La singolar tenzone con il singolo giurato

stentavo a sostenere con quei deboli argomenti...

speranza ancor più vaga nel convicerne altri venti!

 

Il ghigno già sul viso di quel vecchio maledetto

che amor disconosceva, forse solo per il letto,

mi diede tanto ardore nel protrarre l'orazione

da alzarmi su all'impiedi per propormi più diretto

e rendere più fluido l'enigmatico concetto:

 

"Portatemi davanti il primo sull'uomo sulla terra,

all'ultimo scienziato poi estendete questo invito,

lasciandolo anche a quello che la fede porta al dito...

Invito

04.12.2014 17:25

Concentra l'attenzione 

sui prossimi miei versi

poichè tra quei sentieri

che corron tra i pensieri

i luoghi sono avversi

e ingannano Ragione:

 

Il mio cuore di profilo

ritratto da una biro

non mostra gli occhi veri

che dietro i veli neri

hai scorto mentre miro

e vero ingegno affilo.

 

Eppur dopo l'inchino

a donna sì padrona

dei modi più sinceri

dispero che s'avveri,

chè a pochi lo si dona,

il sogno mio divino.

 

Amor da tutti è ambito

in tutte le sue forme,

ma pochi son coloro

che dopo l'adorarsi

ne seguono le orme

nel mondo fatto d'oro

dell'anime arricchirsi.

 

A questo io t'invito.

Incontro d'artista

04.12.2014 17:19

Nell'atto dell'arte l'arto

apre e scopre l'opre

in fondo a un mondo di sfondo:

con cura e scure l'oscure 

tende fende e tende,

la lama alla mano,

il nerbo superbo come d'un cervo

che, scorta la corta strada alla porta

d'un regno di legno di pietra o di marmo,

s'accosta e discosta le trame di

vario reame il sipario...

d'ingegno disegno è segno l'impegno,

innalza sicura futura scultura.

L'artista si prostra dinnanzi alla vista

di donna che veste celeste bellezza,

cantando solenne sul filo d'un mantra,

si schiudon le labbra e sussurra Alessandra.

Apocalisse

04.12.2014 16:50

Oltre la coltre di nubi che cubi ti sembrano in cielo,

vento con cento tempeste funeste ha squarciato quel velo,

si squassa e collassa la massa di quella carcassa che regge

le reggie di regni che i segni hanno scritto sugli anni di storia.

La Morte, che in molti han creduto valesse la gloria,

lì aleggia sovrana e pardona del loro destino.

Perfino quel tempo creduto divino e fatale

serpeggia ingabbiato ed innocuo in un coccio dal fondo spettrale.

Versi d'amore

04.12.2014 16:45

Tra le tue mani il calore che cerco tremando nel buoi.

Tra le tue labbra parole fragranti d'amore.

Tra i tuoi capelli respiro la brezza d'un sogno.

Tra le tue lacrime naufrago per bere ogni goccia del tuo dolore.

Tra i tuoi seni sorrido d'un morbido sonno sereno.

Tra i tuoi respiri confondo il silenzio d'una sacra promessa.

Tra i tuoi desideri s'avverano i miei nel poterti adorare.

Tra le tue ore trascorro le mie imparando ad amare.

Dai tuoi occhi piovono semi di cielo sulla terra.

Sulla tua pelle raggi di luna vestono le tue forme.

Da ogni tuo passo raccolgo pepite dorate di vita.

L'incubo

04.12.2014 16:29

Bruni pensieri come foglie d'autunno

cadono a terra e diventano lacrime,

ricord ormai marci sul suolo degli anni.

 

Le notti in cui aspetti la sveglia che suoni,

quei cieli infiniti che osservi su un letto

di terra, di pietre, di ferro, di carne.

 

Incolori, senza odori certe immagini di ieri

ti riaffiorano dagli occhi del bambino che ancor'eri.

Certe sagome sbiadite, certe forme orripilanti.

 

Quando l'incubo t'insegue dalla notte in cui sei nato

svela all'ultimo sospiro il suo più reo significato.

Rende nota la ragione per cui fosti condannato.

Alla Vergine Isabella

04.12.2014 16:19

Nnicchiu sticchiu fissa picciuni e baccalaru

Fica pacchiu ciocciu e p'lusu panaru

Chisti su' quattru d'i nomi d'chiddu ca'i masculi vonnu

E c'è cu'ci peddiria,cridimi a mia,macari 'u sonnu

 

P'i fimmini inveci 'a storia è divessa

Picchì, si puru tra chiddi chi 'ncontri 'nt'o pottu 

Ci sunni 'i buttani

 

Pi l'autri, ascutimi a mia

'A dieta chi s'av'a seguiri

Je' senza banani

 

Allura sta cosa precisa, a tia t'a dumannu:

Cu' tuttu l'amuri prufunnu chi vidi 'nt'e strati d'u munnu

Picchì si l'a fari 'nt'o lettu ti nchiana st'affannu?

 

Aspetta! Siccomu pi'na bella picca m'a fici pinsannu

Davanti a st'amici senz'ombra d'un dubbiu

Chiù prima mi pari iò già t'r'spunnu:

 

di tutti 'i lezioni d'a vita chi t'ann'a nsignari

iò una d' ì mei t'nni voghiu lassari:

'na cosa si prima n'a  'ssaggi

n'a poi giud'cari.

 

 

 

Il dono di Apollo

30.11.2014 16:40

Allora Apollo scagliò un dardo velenoso in petto all'uomo,

gli disse:

"Ti do in dono un elisir di giovinezza se sei buono.

Se sei cattivo invece questo Amore ti terrà digiuno.

Chè dalla stessa bocca sgorgan frasi d'antitetico respiro:

l'uno è putrido ed untuoso ed il vomito procura,

l'altro è l'acqua nel deserto che d'un tratto ti ristora dall'arsura.

Rispettala a tal punto la persona che riempie la tua vita,

come un pozzo tra le dune che ti dice La tua sete ora è finita.

Apprezza come il sole quando gli occhi suoi carezzano 

anche il solo tuo ricordo.

Per fabbricare gioia nel suo cuore passa tutta la tua vita,

chè quando ne avrà troppa dentro il suo

sopra di te ne avrà versata.

 

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