Denaro

15.05.2013 03:26

Denaro potente passeggia da solo sul candido marmo, al seguito Crono al guinzaglio a contare i suoi passi.

E' vasto l'olimpo divino, ma il dio ha già disteso lo sguardo sul regno tra il mare ed i cieli.

Con l'occhio preciso e un pensiero feroce si scaglia sull'ultimo cuore abbattendosi atroce.

La firma che lascia sul volto inoocente è un guizzo di lama che squarcia una guancia, gli apre la carne ma non la dissangua. Gli lascia soltanto un ghignetto crudele, un finto sorriso che ispira ogni bene.

Denaro tonante tintinna dovunque, tra strette di mano e il ruggire di bombe. Si struscia e solletica un vecchio nel letto, bisbiglia maligno al fruscio d'un biglietto.

Speranza Passione Atena ed Apollo, non teme rivale, nessuno ha il controlo.

Denaro dagli occhi arrossati di noia disgiunge le mani, distende le braccia sul mondo che soffre prostrato ai suoi piedi, decide di fare tacere lo strazio, di far ritornare il silenzio che solo Natura riesce a cantare, ma vuole che il grido più forte si mozzi da solo.

Denaro impaziente solleva la sacra bilancia dai piatti dorati, che pure gli pesa alle spalle divine:

Giustizia in frantumi si sperpera lungo le rocce del monte e l'urlo dell'ultimo cuore si spegne trafitto da un'eco d'eterno dolore.